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LA NOSTRA STORIA

La storia dell'Azienda Pupin nasce nel lontano 1780 con l'apertura di quella che allora si chiamava 'Bottega Pupin'. Da allora l'attività è continuata ininterrottamente, valendo all'azienda la medaglia d'oro della Confederazione Italiana dell'Artigianato di Roma.

La famiglia Pupin, originaria di Cavazzo Carnico, arriva a Romans verso la metà del 1700 con Michele Pupin, di professione fabbro-maniscalco. Qui insieme ad Antonio, uno dei suoi numerosi figli, fonda la Bottega Pupin. Infuria la bufera Napoleonica e Antonio finisce in Piemonte con le armate Francesi, ma già nel 1814 lo troviamo di nuovo alla guida della Bottega. Da allora le generazioni dei Pupin si sono succedute nel mestiere, acquisendo sempre più prestigio e professionalità. Giuseppe, figlio di Antonio, e poi suo figlio Pietro detto 'Mestri Pierin', alla fine del secolo lavoravano sulle commissioni provenienti dall'Austria e dalla confinante Italia. Clienti erano sia i contadini che acquistavano il semplice carro agricolo, sia i benestanti (fattori, medici…) i quali ordinavano il calesse o la carrozza. Nel 1912, la produzione della carrettina friulana, esclusiva della bottega Pupin, valse loro il primo premio alle fiere campionarie di Udine e Trieste, ed il suo costo si aggirava attorno alle 130 corone, mentre il carro agricolo, completo di 'tavolaccio', costava circa 80 fiorini. La loro attività non si limitava alla produzione in serie, ma erano capaci di cimentarsi anche in lavori che richiedevano particolare perizia. Alla fine degli anni 30, con l'avvento delle automobili e dei trattori, ebbe fine la produzione di carrettine e briske (le Station Wagon dell'epoca), ed iniziò la costruzione dei primi carri gommati. Nel 1959 fu il cav. Venturo, E come spesso accade con i suoi corsi e ricorsi, la storia cominciata nel lontano 1700 continua con un altro Michele. Al fianco del sig. Sergio, il figlio ing. Michele, con entusiasmo e cognizioni tecniche che provengono dai suoi studi, continua a coniugare la lunga tradizione della famiglia con le tecnologie del mondo di domani.

 

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